lunedì 15 febbraio 2010

Osservatore Romano: "Ecco i 10 Dischi Rock per Sopravvivere a Sanremo"!



Amanti della musica, preparatevi: domani sera inizierà  la sessantesima edizione del festival di Sanremo, il "festival della canzone italiana", una vera tragedia che si ripete anno dopo anno, dove assistiamo invani allo scempio e al declino della musica italiana contemporanea.  Sarà una "settimana di passione", una vera e propria "musicalypse". 

Fortunatamente in nostro aiuto sopraggiungono  i giornalisti Gaetano Vallini e Giuseppe Fiorentino dell'Osservatore Romano, che hanno stilato un vero e “prontuario di resistenza musicale” per  sopravvivere al festival canoro più "importante" d’Italia:
  
 “Per non restare completamente travolti e per ricordare che un’alternativa esiste - anche se in questo costante stato d’assedio è sempre più difficile individuarla - il nostro modesto prontuario può indicare la strada della buona musica.”

Con queste "parole sante", Il giornale della Santa Sede ci indica la strada per la salvezza e ci consiglia di difenderci dall'ondata di canzonette che dal palco dell’Ariston invaderanno le nostre tv e stazioni radio attraverso l’ascolto ininterrotto di capolavori del rock come “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd o“Revoler”dei Beatles

Ecco la lista completa dell'Osservatore Romano:

Revolver: Beatles (1966)
If I could only remember my name: David Crosby (1971)
The dark side of the moon: Pink Floyd (1973)
Rumours: Fleetwood Mac (1977)
The nightfly: Donald Fagen (1982)
Thriller: Michael Jackson (1982)
Graceland: Paul Simon (1986)
Achtung baby: U2 (1991)
(What’s the story) Morning glory?: Oasis (1995)
Supernatural: Santana (1999)

Quindi, amanti della musica, non disperatevi; cominciate a spegnere le vostre radio e tv e  ad ascoltare la musica che più vi piace, accompagnandola possibilmente con i grandi capolavori consigliati dall'Osservatore, vedrete che la fatidica settimana del festival trascorrerà in completa tranquillità e disinvoltura. 

Difendiamoci dagli assalti delle canzonette, facciamo capire a chi ci sta accanto che un'alternativa è sempre possibile, che la musica che si sente al festival è finta, senza anima e creatività. Condividete con i vostri amici la musica che ascoltate, facciamo conoscere la vera musica!

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